giovedì 9 maggio 2013

"Rabbia", poesia di Anna Rita Foschini


Arranca al buio la mia coscienza:
cupa la notte, più ancora i pensieri.
I disincanti abbaiati nel vento
rimbalzano inutili in fondo al cuore.
M’irride dall’alto, con occhi immondi,
un’accozzaglia di stelle silenti;
vorrei bestemmiarle, ma cosa vale
l’ingiuria sterile di chi non crede…
non c’è riscatto né appagamento,
non voglio pentirmi, non cerco perdono.
Non sento il bisogno di occhi pietosi,
di falsi abbracci, di vuote parole.
Basto a me stessa e al mio tormento,
mi nutro di rabbia, ne gusto sapore:
lacrime e fiele, ostili al palato,
 ma grato balsamo sul rogo dell’anima.








2 commenti:

  1. Grazie, Stella Demaris: è un onore, apparire nel tuo Blog! :-)

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  2. Figuriamoci, quale onore vuoi che sia :-) Grazie a te per il fatto di partecipare con una tua opera!

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Grazie per il tuo commento, verrà pubblicato non appena lo avrò visionato.